La psoriasi volgare, anche denominata psoriasi a placche, rappresenta la forma più comune della malattia e si distingue per la presenza di tipiche manifestazioni cutanee che possono essere riconosciute con attenzione già nelle fasi iniziali. Questa patologia dermatologica è caratterizzata da un decorso cronico-recidivante e, pur non essendo contagiosa, incide significativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre, sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Sintomi tipici e come individuarli rapidamente
Il principale segno clinico della psoriasi volgare è la presenza di placche cutanee ben demarcate, spesse e in rilievo, frequentemente accompagnate da chiazze eritematose ovvero arrossate, sulle quali si osserva una desquamazione argentea o bianca. Queste lesioni risultano facilmente riconoscibili sia per l’aspetto che per la localizzazione: tendono ad apparire in modo simmetrico sulle aree più soggette a sfregamento o pressione, come i gomiti, le ginocchia, la schiena e il cuoio capelluto.
La sintomatologia può includere:
In alcuni periodi, i sintomi possono attenuarsi, per poi ripresentarsi in fase di riacutizzazione. Queste caratteristiche rendono la patologia inconfondibile rispetto ad altre dermatosi croniche del cuoio capelluto e del corpopsoriasi.
Differenze con altre forme di psoriasi
La psoriasi volgare si distingue dalle altre varianti per la morfologia delle lesioni e per la localizzazione. Le differenze principali includono:
La diagnosi differenziale è fondamentale per impostare un trattamento adeguato e per evitare confusione con eczemi cronici o altre patologie infiammatorie cutanee.
Cause e meccanismi di insorgenza
La psoriasi volgare è una malattia multifattoriale che riconosce una predisposizione genetica e una componente autoimmune. Le cellule dell’epidermide, chiamate cheratinociti, subiscono una iperproliferazione: il normale ciclo di turnover, che dovrebbe avvenire in circa 28 giorni, si riduce drasticamente a soli 3-7 giorni. L’accumulo di cheratinociti porta alla formazione delle tipiche placche spesse e desquamanti sulla pelle.
L’insorgenza della patologia è frequentemente correlata a:
Da sottolineare che la psoriasi volgare non può essere trasmessa da persona a persona, quindi non è una malattia contagiosa.
Manifestazione clinica e localizzazione delle lesioni
La varietà delle forme cliniche è uno degli aspetti più importanti da considerare. Le placche si presentano generalmente:
Le zone del corpo più frequentemente coinvolte sono gli arti superiori e inferiori (soprattutto gomiti e ginocchia), il cuoio capelluto, la schiena soprattutto nella parte bassa, il tronco. In alcuni soggetti, la patologia può assumere una diffusione molto ampia o al contrario limitarsi a poche aree specifiche, come le mani, i piedi (psoriasi palmoplantare), le unghie e la regione genitale.
Le fasi della psoriasi volgare possono essere distinte in periodi di attività con le lesioni evidenti e periodi di remissione, in cui la pelle appare quasi normale. Il riconoscimento precoce delle sintomatologie specifiche permette di intervenire in modo tempestivo e ridurre sia l’impatto fisico che quello psicologico della malattia.
Gestione della psoriasi volgare
Dal momento che la patologia tende a recidivare, la gestione ottimale richiede un approccio multidisciplinare, supportato da dermatologi e specialisti. Una corretta identificazione della tipologia di lesione permette di scegliere il trattamento più idoneo, che può includere:
Un approccio personalizzato, insieme alla sensibilizzazione del paziente sulle peculiarità della malattia, aiuta sia la gestione quotidiana che la prevenzione delle riacutizzazioni.
La psoriasi volgare dunque trae distintività dalle placche eritemato-squamose bilaterali, dalla iperproliferazione cellulare e dalle sintomatologie cutanee che la rendono immediatamente riconoscibile per chi ne conosce le caratteristiche. Un riconoscimento tempestivo favorisce l’intervento precoce, il controllo dei sintomi e il miglioramento della qualità della vita.








